Ho pensato di scrivere questo report sul ED120 Skywatcher perché lo ritengo uno strumento con un ottimo rapporto prezzo prestazioni . In circa 2 anni di commercializzazione del 120ED, ho avuto modo di osservare attraverso 3 esemplari di cui 2 molto approfonditamente , su uno ho dato anche uno sguardo alle fotografie (su pellicola ) fatte al fuoco diretto dello strumento e devo dire che effettivamente questo strumento ha un buona resa ottica .Questo rifrattore il cui obbiettivo da 12 cm di apertura e 900mm di focale e rapporto f7.5 è composto da due lenti, di cui una in FPL53 (fluorite sintetica ) che serve a contenere (e lo fa ottimamente ) il residuo cromatico tipico di rifrattori a corta focale molto meglio del vecchio FPL 51 ( altro tipo di fluorite sintetica ) che non riesce a ridurre il cromatismo come il più recente fpl53 .Questo obiettivo si presenta con un bel trattamento antiriflesso di colore violetto su tutte e 4 le facce del gruppo ottico .Inoltre lo strumento monta un buon focheggiatore crayford con una corsa abbondantissima e un cercatore 8x50 molto buono ma non con diagonale a 90°
Il primo strumento era di proprietà di uno dei partecipanti allo star party di Campigna , da noi organizzato nel 2006 , era proprio vicino ad un astrophysics da 155 perciò il confronto è stato d'obbligo . Nel 155 le stelle erano delle capocchie di spillo perfette fino ai bordi del campo , ma anche il 120 cinese offriva la visione di stelle puntiformi e incise su tutto il campo, certo non come il 155 ma molto vicino ; inoltre il residuo cromatico era molto difficilmente percettibile su stelle blu molto luminose,insomma una visione molto bella e incisa . Ho chiesto al proprietario , un bravissimo signore del Gruppo Astrofili Aretini, se avesse fatto delle foto con questo strumento e alla risposta affermativa ho chiesto di vederle .Effettivamente le foto erano belle , m17 –m8 su pellicola e200 , però a me interessavano le stelle ;le stelle erano puntiformi e con un residuo cromatico ben corretto perfino su stelle blu molto luminose non c'èrano aloni violetti molesti e le stelle bianche erano molto incise e senza aloni , meglio che in un astrophisics 127 di un socio di m13 ( ma non per causa del fabbricante) le nebulose avevano un incisione quasi tridimensionale , molto belle !! Nel dicembre 2006 ho avuto modo di mettere l'occhio a un altro esemplare del ED120, anche questo ha mostrato immagini ottimamente incise e assenza di residui cromatici. Essendo possessore del modello ED80, devo dire che effettivamente anche questo, ha una resa ottima e una qualità molto costante ( in associazione lo abbiamo comprato in 9 ), inoltre anche il 120 mi era sembrato un ottica ottima , perciò consigliai un nostro socio (Paolo che ringrazio ) all'acquisto di questo strumento.
Una volta arrivata anche questa ottica si è presentata benissimo, sfornando immagini stupefacenti dei dettagli lunari e di saturno ad alti ingrandimenti ( anche se con oculari di non alta qualità ottica) nonostante le condizioni di seeing medio ; una bella visione di venere di cui a tratti si intravedevano le striature delle nubi, ma senza spettri secondari percettibili , risolvendo quasi ammassi globulari come m13 e m3 e fornendoci una bellissima visione di m42 . Nello star test il fuoco si trova subito e perfettamente, mentre le stelle in intra e extrafocale sono perfette , da manuale, il pallino centrale era luminoso con due cerchietti incisissimi intorno, con pochissima luce diffusa tra il pallino e i cerchietti che rivelano un ottima lavorazione dell'obiettivo. Il test mi ha fatto ricordare l'immagine di diffrazione che si vedeva nei vecchi rifrattori unitron polarex degli anni 80, che però erano f15 di rapporto focale, senza però i seppur leggerissimi residui cromatici di questi mitici rifrattori . La resa fotografica è come dicevo prima ,ottima , con stelle puntiformi e un incisione notevole e spettro residuo ridottissimo o quasi impercettibile su tutto il campo sia nel formato 35mm (pellicola) che con le digitali e le CCD , l'unico neo è una leggerissima curvatura di campo, visibile nelle foto su pellicola peraltro rimediabile con un riduttore di focale/spianatore 0.75 della vixen , progettato per il vecchio fluorite 80 ,che porta il 120ED a circa 670mm di focale e a f5.6 di apertura ; un apertura interessante , concorrenziale con molti rifrattori APO più blasonati e costosi. Non ci sono problemi a usarlo con CCD e digitali poiché la curvatura di campo diventa impercettibile. Considerando la resa ottica però delude un pochino la meccanica non certo al altezza di marche blasonate come takahashi , il focheggiatore è un buon crayford ma non ha il blocco del meccanismo di messa a fuoco anche se ha la regolazione della durezza ,e con accessori molto pesanti come la mia ST2000 tende a perdere il fuoco se si punta lo zenit .Difetto rimediabile praticando un foro , filettandolo, e mettendo una vite di blocco sul corpo del focheggiatore . La verniciatura e il colore è un oro e bianco , bello a vedersi ma un po' poco resistente a graffi e abrasioni .Anche questo difetto è rimediabile smontando focheggiatore e ottica etc., e facendo verniciare il tubo e il paraluce, con della vernice trasparente da un carrozziere , naturalmente dopo aver provveduto a chiudere con apposito nastro l'interno dei tubi.Inoltre le rifiniture non sono certo raffinatissime però considerato il prezzo e la resa ottica questo è senza altro uno strumento da acquistare ( e che acquisterò presto anche io ) Una piccola aggiunta mi sembra doverosa a 4 anni dalla stesura dell'articolo , sono sempre stato un "patito" dei telescopi bianchi , e , dopo 1 anno dall'acquisto del ED 120 ho pensato di farmelo bianco , con l'aggiunta di un accessorio notevole come il focheggiatore Baader Steeltrack da 3 pollici . Aggiunta doverosa visto la leggera vignettatura che provocava il focheggiatore di serie gia visibile nelle flat field fatte con la CCD . Una volta motorizzato questo focheggiatore è perfettamente in grado di tirare su la Sbig ST2000xm , compreso riduttore di focale vixen per il ed115ss da 0.67x , e la ruota portafiltri truetech da 8 filtri , totale 3,2 Kg . Veramente preciso e meccanicamente ben realizzato queston focheggiatore Baader completa l'equipaggiamento di un gia ottimo telescopio che ha davvero un ottimo rapporto prezzo prestazioni !!
Qui sopra potete vedere lo Steeltrack da 3 pollici montato sull'ED120 verniciato a nuovo di bianco , una vernice molto piu resistente della dorata di serie. Qui alla mia sinistra potete vedere un test con reticolo di ronchi trovato in internet dell'ED120 Qui a destra uno spot diagram sempre trovato su internet dell'ED 120. Qui sotto test con reticolo di ronchi in intra e extrafocale del mio ED 120 fatto da un mio amico.
Ora mi sono attrezzato con Stella Artificiale da 19
micron e reticolo di ronchi da 10linee/millimetro .
Da ora in poi i test sui telescopi me li faccio da solo.
Marco Lombardi
Salve a tutti , scrivo questa mia recensione sul Vixen VMC 200 l di cui sono il fortunato possessore sperando che vi sia utile . Il VMC 200 e un telescopio catadiottrico non asferico in configurazione Klevzov ,una variante del maksutov-cassegrain classico , in luogo del menisco a tutta apertura dei maksutov, il Klevzov propone un menisco correttore incollato davanti al secondario che è di 70mm di larghezza quindi un ostruzione piuttosto importante , in maniera tale il percorso ottico viene corretto due volte da questo piccolo correttore . La meccanica del telescopio è ben costruita , sono regolabili , nella versione da me posseduta , lo specchio primario , lo specchio secondario e anche l'allineamento del focheggiatore con il sistema ottico. Tutte queste regolazioni lo rendono un telescopio quasi professionale ma rischiano anche di generare nei neofiti un po' di paura nella collimazione del sistema ottico ,comunque il VMC da me posseduto era gia stato modificato dal precedente proprietario , Marco Burali , che aveva a provveduto , con la collaborazione di Remo Corti e del suo banco ottico a bloccare in posizione ottimale sia lo specchio principale che il focheggiatore, applicando poi 4 anelli di sotegno del tubo ottico per impedire le eventuali flessioni differenziali dovute allo scarso spessore della lamiera del tubo, e migliorando l'annerimento interno peravere maggior contrasto , quindi lasciando solo da collimare lo specchio secondario , Un lavoro eccellente che consente adesso a questo telescopio di fornire immagini stellari da 16-17 micron sul piano focale .
Il VMC 200L In mio possesso montato su una EQ 6 synscan in configurazione da ripresa con CCD
notare i 4 anelli di sostegno aggiunti da Marco Burali che impediscono qualsiasi flessione differenziale al tubo ottico !
Anche la Vixen a proceduto in tal senso , adesso il VMC viene commercializzato sia nella versione 200mm che 260mm con la sola regolazione del secondario .Il focheggiatore è un 2,7 pollici a cremagliera molto solido ,in grado , una volta dotato di motori per una messa a fuoco fine , di sostenere facilmente anche la mia Sbig ST 2000XM con riduttore di focale vixen che porta il vmc a f6 (1200mm di focale ) e ruota portafiltri true tech a 8 posizioni, cioè circa 2,9 Kg di strumentazione . Unico neo gli spike di sostegno del secondario che , nell'osservazione planetaria
e delle stelle doppie può dare un po' di fastidio generando su soggetti molto luminosi i baffi di diffrazione . Il VMC ha una focale originale di 1950mm cioè f9,5 non troppo dissimile di diffusissimi schmidt-cassegrain , ma il fuoco , in confronto ai classici SC e veramente facile da trovare e lo snap test e davvero notevole con un fuoco univoco e preciso , io lo uso con i miei Nagler e un diagonale da 2”dielettrico , risultati piuttosto strani li da l'analisi della figura di diffrazione in intra e in extra focale con le due figure di diffrazione molto differenti tanto da far pensare alla presenza di una notevole aberrazione sferica , ma la visione , anche con oculari a campo curvo come i nagler , progettati per i newton e i rifrattori corti , e la precisione del fuoco parlano invece di un ottica molto ben corretta , risultati poi suffragati dalle immagini CCD riprese con questo strumento sia al fuoco diretto che con il riduttore .Davvero stupefacenti le immagini in visuale di Luna , Giove , e Saturno , anche se leggerissimamente disturbate dai baffi degli spike .
Veramente belle le immagini di M42 , pleiadi e campi stellari con il panoptic da 35 mm , con campo perfettamente piano e stelle puntiformi su tutto il campo . Magnifica l'immagine di M13 con il nagler , sia da 9mm che da 7 mm con l'ammasso perfettamente risolto fino al centro .
Insomma , credo proprio che da questo VMC 200 L non mi separerò mai , altro che il C8 che avevo , questo si che è un telescopio molto consigliabile !!
Qui di sotto potete trovare il report interferometrico del VMC 200l che esibisce un onesto lambda
1/ 4,2 peak to valley e una strehl ratio di 0,944
L'analisi con interferometro laser del VMC 200L effettuata da Wolfgang Rohr
Una ripresa di M13 effettuata con il VMC 200 e riduttore di focale quindi @ f6 e camera CCD sbig st 2000xm , 15 pose da 60sec. per canale RGB
Il report interferometrico del Vixen VMC 200 L
Saluti e Cieli Sereni
Marco Lombardi